Villa d'Este
Tivoli
Per esaminare la nostra
installazione possiamo immaginarla divisa in quattro settori, facenti capo
ognuno ad una distinta regia. Tali settori sono stati da noi denominati come
segue: 1 interno, 2 zona alta, 3 zona Ovato, 4 zona finale. Conseguentemente le
quattro regie si chiameranno: 1 regia interno, 2 regia alta, 3 regia Ovato, 4
regia finale.
Vorrei far osservare come sia particolarmente opportuno, quando si ha a che fare
con spazi estesi, denominare univocamente, fin dai primi sopralluoghi, le varie
parti, in modo da poter indirizzare razionalmente persone e materiali. A tal
fine, quando in magazzino si prepara il materiale, su ogni singolo oggetto
vengono apposte etichette che ne identifichino la destinazione.
La divisione dell'impianto in settori indipendenti, consente ai due fonici di
alternarsi alle regie, in modo da consentire lo svolgimento fluido dello
spettacolo. In questo caso particolare Lara Amici ha curato la regia interno e
la regia Ovato, mentre Pietro Di Mascolo la regia alta e la regia finale.
Anche se i quattro impianti sono stati gestiti in maniera indipendente, è stata
prevista un'interconnessione funzionale fra la regia alta e la regia Ovato, allo
scopo di sincronizzare l'azione dei fonici.
Esaminiamo ora in dettaglio i vari settori.
1 Interno
Il disegno illustra la disposizione dei vari componenti
all'interno del palazzo, al piano terra ed al piano interrato. Per chi non
conosca Villa d'Este, è da far notare che, data la notevole variazione
altimetrica, quello che abbiamo definito piano interrato, è tale se considerato
dall'entrata di Piazza Trento, mentre si affaccia ben elevato sui giardini dalla
parte opposta.
Per questa parte di installazione è prevista la copertura acustica del cortile,
di una sala al piano terra (da noi chiamata "Sala Pirro Ligorio") e di una
sala al piano interrato (da noi chiamata "Sala del Cardinale"), per la
diffusione di effetti musicali, mentre all'interno non è necessario amplificare
le voci degli attori. Abbiamo quindi previsto 4 diffusori tipo C5 su stativo,
per il cortile, e due mini diffusori tipo TREVI per ciascuna delle due
sale.
La regia era situata in una sala messaci a disposizione dalla direzione del
monumento, adiacente alla "Sala Pirro Ligorio". Ad essa facevano capo oltre ai
diffusori, due microfoni ambientali, posti nel cortile e nella "Sala del
Cardinale", che, preascoltati in cuffia, permettevano al fonico di seguire lo
spettacolo per fornire i contributi musicali al momento opportuno.
L'alimentazione è stata prelevata direttamente da una presa a muro posta nelle
vicinanze della regia.
Riproduciamo qui sotto lo schema a blocchi di questa parte di impianto.
Per questa sezione è stato utilizzato il seguente materiale:
1 mixer BEHRINGER EURORACK MX 1602
1 lettore minidisc SONY MDS JE520
1 distributore audio BEHRINGER EUROLINK
1 finale di potenza stereo DB TECHNOLOGIES MPA 204
2 finali di potenza mono OPTIMUS PW 127 con tecnologia "0 ohm"
4 diffusori tipo C5 con stativo alluminio
4 diffusori tipo TREVI
I collegamenti di potenza sono stati realizzati con piattina
rosso-nera da 1,5 mmq.
I collegamenti di segnale con cavo schermato bilanciato
Sono stati impiegate canaline passacavo a superficie convessa